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Marabitti, Ignazio.

Scultore italiano. Formatosi a Roma, alla scuola di Filippo della Valle, tipico esponente dell'arte del periodo di transizione tra Barocco e Rococò, fu attivo poi quasi esclusivamente in Sicilia, particolarmente a Palermo, dove acquistò grande notorietà. Esecutore abilissimo, si orientò subito verso il pittoricismo e la suggestione naturalistica dell'arte rococò; prime opere firmate furono le statue di San Pietro e San Paolo per la facciata del duomo di Siracusa (1753-1757). Eseguì poi numerosi monumenti funebri, tra i quali quelli del viceré Eustachio de la Viefuille (Palermo, chiesa di casa Professa) e del principe di Castelbuono (Castelbuono, chiesa dei Cappuccini). Le sue opere più notevoli sono costituite da una serie di rilievi inseriti in opere architettoniche: la decorazione del portale per il palazzo del marchese Gerace (Palermo), le sculture della facciata del palazzo dei baroni Riso Piena (Palermo), le decorazioni per l'attico della facciata di palazzo Valguarnera (Bagheria, Palermo), la fontana del Nettuno (Palermo, San Martino della Scala) e quella del Genio di Palermo (villa Giulia). Tra le altre opere: l'Ecce Homo (Trapani, cappella del Crocefisso nel duomo di Mazara del Vallo), pala d'altare con San Benedetto in gloria (Monreale, cappella di San Benedetto nel duomo) (Palermo 1719-1798).